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Test di personalità: Sei più Eraclito o più Democrito?

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Scopri se la tua filosofia di vita è più vicina al filosofo che ride o a quello che piange.

Credo che nel corso delle nostre vite, siamo stati in molti a maledire un po’ l’esistenza, che sembra così difficile a volte ma che a volte stupisce e regala preziose gioie. Vivere è una montagna russa, ci sono momenti up e i grandi down esistenziali, ci sono le crisi economiche e il colpo di fortuna della zia che ti lascia una casa in eredità; esci per andare al lavoro e l’autobus arriva subito, oppure aspetti 40 minuti e quando decidi di andare a piedi, eccolo che ti sfreccia davanti, l’amore viene e l’amore va.  Insomma, il solito bicchiere mezzo vuoto e mezzo pieno, la solita atmosfera da “insostenibile leggerezza dell’essere”.

Che il sistema sociale attuale non sia il migliore possibile, è un dato di fatto; che il senso di precarietà, incertezza e stress sia sempre più pervasivo nelle nostre vite anche. Però, tra un bicchiere di vino e una boccata di fumo, troveremo sempre qualcuno pronto a dire “c’est la vie” , tutto finisce, la morte ci attende, quindi, perché non ridergli in faccia?

Dualità filosofica nella rappresentazione artistica

Così mi immagino io quei due chiacchieroni di Eraclito e Democrito, se dovessi fantasticare su un loro ipotetico incontro, che so, tra le nuvole del cielo, mentre guardano dall’alto la catastrofe globale della nostra epoca. Un po’ tipo il diavoletto e l’angioletto, ognuno su una spalla, che ci sussurrano nelle orecchie “fallo” e dall’altra parte “dai, su, riflettici ancora un po’”.

Questo perché, l’attitudine dei due filosofi è stata per secoli contrapposta, e questa idea si è rispecchiata tanto anche nella rappresentazione visiva: sono molti gli artisti che nei secoli hanno dipinto questi due sapienti in forma antitetica (eppure, secondo un mio modesto parere, c’è anche qualche cosa che li accomuna). Deve essere entrato nell’immaginario collettivo ad un certo punto, che Democrito stesse li, con il mappamondo tra le mani, ridendosela tranquillo, mentre Eraclito, osservando la vita scorrergli davanti, non poteva evitare la lacrimuccia.

Paradossalmente, questa immagine, sembra l’allegoria delle loro stesse filosofie: il vuoto che si contrappone al pieno (Democrito), la creazione che si contrappone alla distruzione (Eraclito). In entrambi i pensieri filosofici troviamo un senso di dualità molto forte.

Eraclito e Democrito nell’arte

Nel 1477 fu Donato Bramante, rifacendosi a una tradizione consolidata già dal IV secolo, a rappresentare i due filosofi divisi da un mappamondo, simbolo iconico delle vicissitudini dell’uomo sulla terra. Le loro pose sono un po’ plastiche, ma evidenti sono le espressioni contrapposte di riso e pianto.

Seneca ne “La tranquillità dell’animo” aveva consigliato di emulare lo spirito Democriteo, come esempio di stabilità interiore e leggerezza, e Luciano di Samosata nel dialogo “Vendita di vite all’incanto“, rappresentava Eraclito come il filosofo oscuro che piange il destino degli uomini poiché essi non possono sottrarsi all’incessante divenire né ascoltare la voce della verità: il “Logos“. Eraclito, tra l’altro, è sempre stato considerato un filosofo oracolare, oscuro, le cui sentenze risuonavano sempre un pò criptiche e ciò, forse, contribuì a dar vita all’ immaginario in cui egli rappresenta qualcosa di pesante, denso e quindi cupo.

In un’altra occasione Eraclito e Democrito sono rappresentati in due quadri distinti ma complementari ed anche in questo torna la dualità di opposti interdipendenti tra loro. I due quadri sono pensati affinché i due filosofi non possano guardarsi.

Nel dipinto di Pieter Paul Rubens del 1603, Eraclito è vestito di nero, crucciato col capo coperto, mentre Democrito, con le vesti colorate, sorride e tiene tra le mani il mondo, con distacco ironico e razionale nei confronti delle preoccupazioni umane.

Democrito infatti, riteneva che la realtà si può conoscere solo attraverso un procedimento intellettuale, attraverso la logica e il “logos”, che ci aiuta a capire le leggi che governano il mondo. In questo senso il mappamondo rappresenta anche questa conoscenza, e il distacco emotivo dalle vicende umane può avvenire proprio perché ci si affida alla ragione. Anche per Eraclito la conoscenza era fondamentale, risvegliandosi dal sonno per indagare la realtà, solo che questa era vasta e illimitata, ed era composta da opposti in perenne lotta tra loro… come biasimare quindi la sua preoccupazione?

Un punto di vista, due soluzioni

Potremmo dire forse che le idee dei due filosofi non erano poi tanto distanti tra loro? Forse si, dato che per entrambi esiste una dualità di cui è composta la materia, per entrambi  l’uomo deve dedicarsi a un lavoro spirituale e di conoscenza, per entrambi la vita è fatta di eventi che passano…

A cambiare è la reazione messa in atto come risposta a tutto ciò; è come prepariamo l’animo ad affrontare gli eventi della vita, è come osserviamo l’esistenza e quanto lasciamo che essa ci pervada.

Ecco la tematica centrale che tanti artisti hanno messo in scena attraverso la contrapposizione di queste due figure, diventati simboli e allegorie di due forme di predisposizione alla vita che da secoli, nonostante cambino le ere, le società e le problematiche, l’uomo continua a portarsi dentro, in una perenne lotta tra opposti, che però si necessitano l’un l’altro.

Quando non sai se ridere o piangere davanti all’ennesima sfiga, pensa che è solo una tua scelta momentanea, la risposta non è univoca perché profondo è il senso di dualità che pervade l’uomo. Possiamo scegliere di vivere intensamente oppure più superficialmente, e penso che entrambe le modalità siano esatte, dipende tutto dal contesto in cui ci troviamo. A volte sarà meglio mollare un po’ il pathos emotivo, a volte sarà giusto farci un paio di domande in più e approfondire la cosa… in fondo ridere e piangere sono le giuste risposte per scaricare lo stress e per esprimere i nostri stati d’animo, tragedia e commedia greca, meglio comunque che fare gli stoici.

Test della personalità: sei più Democrito o più Eraclito??

TROVI IL TEST DOPO LE IMMAGINI >>

Per capire quindi con quale spirito ti alzi dal letto la mattina, ecco un test della personalità, poco scientifico ma molto divertente.

Leggi le domande e poi scegli la risposta che ti risuona di più tra 1 o 2. Alla fine conta la maggioranza di risposte e scopri a quale filosofia ti ispiri quando la vita ti regala eventi spiacevoli e ti tocca annullare la festa di capodanno perché il cugino della tua coinquilina è positivo al Covid.

Domande:

  • Qual è l’aspirazione massima dell’essere umano?

  1. La felicità
  2. La gloria eterna

  • Di cosa è fatta la natura fisica?

  1. Di materia in movimento e vuoto
  2. Di opposti interdipendenti tra loro

  • Qual è il principio ultimo di cui è fatta la realtà?

  1. Atomi eterni ed immutabili
  2. L’impulso mutevole ma imperituro di fasi alterne di distruzione-produzione

  • A cosa deve dedicarsi l’uomo?

  1. Ricercare la moderazione e vivere una vita giusta per raggiungere la tranquillità dei sensi
  2. Risvegliarsi dal sonno indagando a fondo l’anima e la realtà illimitata

  • Il discorso morale:

  1. Dipende dalla volontà del singolo di cercare la felicità nel suo privato
  2. Dipende dalla volontà dell’uomo di risvegliarsi ed elevarsi sopra la moltitudine di persone dormienti

  • Il divino:

  1. Esiste ma non interagisce assolutamente con l’uomo
  2. È un Dio-tutto che comprende in sé ogni cosa, che esiste da sempre e per sempre

  • Scegli un pianeta:

  1. Giove
  2. Mercurio

  • La vita è:

  1. Un insieme di eventi che appartengono alla storia casuale del cosmo
  2. Un insieme di eventi che il tempo travolge e il cui senso trapassa nel non senso

  • Quale tra queste idee rappresenta di più la tua filosofia di vita:

  1. Rinunciare ad una concezione teleologica ed antropocentrica dell’universo e guardare gli eventi con distacco
  2. Tutto scorre, non ci si potrà mai bagnare due volte nello stesso fiume

  • Come è il tuo approccio quando parli di questioni esistenziali?

  1. Leggero e distaccato
  2. Criptico, oscuro e profondo

  • Come è il bicchiere d’acqua?

  1. Mezzo pieno
  2. Mezzo vuoto

Maggioranza di risposte  1: personalità DEMOCRITO

Razionale e giocoso, ti piace scherzare e sei il primo a metterti in mezzo quando si tratta di fare festa e organizzare scherzi. Vivi gli eventi nefasti con distacco, e ironizzi su tutto… ricorda però che l’atomo non è indivisibile come pensavi,  e quindi mettere in dubbio le tue certezze ogni tanto non fa male. Rimani sempre con quel sorriso che conquista tutti, ma occhio al cinismo, che tra distacco e nichilismo il passo è breve. Continua a meditare e a prenderti cura dello spirito, la pace interiore è la chiave della tua felicità. Devi annullare la festa di capodanno perché il cugino della coinquilina è positivo al covid ? Pazienza, sarà l’occasione per disintossicarsi dai vizi e dedicarti a te stesso. 

Maggioranza di risposte 2: personalità ERACLITO

Pensieroso e profondo, ne hai letti di libri e di teorie complottiste. Nelle vita ti guida un profondo senso di unità con l’universo, anche se a volte ti chiedi perché le cose brutte devono proprio capitare. Concentrati e vivi il presente, chi se ne importa se tutto scorre incessantemente, domani è un altro giorno e magari sarà pure meglio di ieri. La tua ambizione e la tua sete di conoscenza possono essere dei grandi alleati per poter raggiungere qualsiasi cosa desideri, l’importante è tenere a bada la superbia e occhio nel giudicare troppo velocemente chi pensi sappia meno di te… le persone spesso rivelano grandi sorprese. Devi annullare la festa di capodanno perché il cugino della coinquilina è positivo al covid? Non farti prendere dall’ansia della pandemia, tanto saresti comunque rimasto a casa a leggere.

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